Fondi PNRR: tutto quello che devi sapere sui 5 avvisi
Le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza costituiscono un’occasione unica per intraprendere una transizione digitale che porti benefici reali e duraturi agli enti e ai cittadini.
Il treno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è partito: con i cinque Avvisi pubblicati a inizio aprile sul sito PA digitale 2026, ha preso il via un percorso che permetterà alle amministrazioni dei comuni italiani di utilizzare i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea per progetti legati alla digitalizzazione dei propri servizi.
Utilizzando queste risorse per consolidare l’impegno verso una trasformazione digitale concreta e duratura sarà possibile:
- offrire ai cittadini servizi digitali utili, sicuri, semplici da usare
- semplificare i processi, verso un sistema di gestione dei servizi pubblici sempre più efficiente
Per raggiungere questi obiettivi è fondamentale che i soggetti coinvolti – le amministrazioni e i partner tecnologici che lavorano al loro fianco – comprendano le reali opportunità che si possono cogliere grazie ai fondi del PNRR così da pianificare al meglio questo processo di transizione e non correre il rischio di sprecare questa occasione. Questo significa:
- mappare e valutare i propri servizi, per individuare quelli più adatti ad essere proposti sui canali digitali, al fine di portare maggiore valore ai cittadini e agli enti stessi;
- programmare la digitalizzazione dei servizi e la ridefinizione dei processi in un percorso lungimirante, per una costruzione di un ecosistema di servizi digitali sempre più ricco, con l’obiettivo costante di semplificare il lavoro dell’ente e rendere più facile la vita ai cittadini.
Quali fondi prevede il PNRR per la transizione digitale dei Comuni?
La transizione digitale dei Comuni italiani è lo scopo sul quale si fonda il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: per questo gli avvisi pubblicati hanno come obiettivo la costruzione e lo sviluppo di infrastrutture e servizi digitali, la migrazione al cloud dei servizi, lo sviluppo di sistemi per la gestione dei dati e per l’interoperabilità, la sicurezza informatica, lo sviluppo delle competenze digitali di base tra i cittadini e i dipendenti della Pubblica Amministrazione.
A supporto di quanto riportato ecco le parole di Vittorio Colao, Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale:
La semplificazione del rapporto tra cittadini e PA passa anche dalla modalità con la quale il Dipartimento per la Trasformazione Digitale ha scelto di gestire i finanziamenti del PNRR di cui è responsabile. Il portale dedicato PA digitale 2026, dove vengono pubblicati gli avvisi destinati ai Comuni e agli altri enti pubblici, permette ad amministrazioni e partner tecnologici di gestire in modo semplice l’intero percorso per chiedere e ottenere i fondi per digitalizzare i propri servizi.
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Offrire servizi a valore aggiunto per i cittadini: i cinque Avvisi
I cinque avvisi riguardano interventi chiave per la modernizzazione dei Comuni:
- Avviso Misura 1.4.4 “Estensione dell’utilizzo delle piattaforme nazionali di identità digitale – SPID CIE”
Avviso dedicato all’adesione all’identità digitale SPID e CIE, per un accesso ancora più semplice dei cittadini. Possono partecipare all’Avviso i Comuni che non hanno ancora aderito a SPID, a CIE o ad entrambi.
Attenzione: se la domanda di adesione a entrambe le piattaforme è già stata effettuata tramite il Fondo Innovazione non è possibile candidarsi per questo avviso. È invece possibile partecipare alla misura 1.4.4 per una delle due piattaforme o entrambe, con importo flat di €14.000.
È consentito fare richiesta anche per quei comuni cha hanno avviato il processo a decorrere dal 1° febbraio 2020 con spese proprie.
Per quanto riguarda le tempistiche:
- Scelta modalità fornitura – 12 mesi dal decreto di finanziamento
- Conclusione lavori – 10 mesi dalla comunicazione riguardante la modalità di fornitura
- Scadenza candidatura – 2 settembre 2022
- Avviso Misura 1.4.3 “Adozione app IO”
L’Avviso finanzia l’adesione all’app IO e i nuovi servizi che il Comune sceglie di migrare sull’applicazione.
È possibile scegliere da un minimo di 3 – per i Comuni con meno di 20.000 abitanti – o di 5 – per i Comuni con più di 20.000 abitanti – fino a un massimo di 50 servizi.
Anche in questo caso si possono finanziare attività avviate con fondi propri a decorrere dal 1° aprile 2021.
L’importo per servizio dipende dal numero di residenti del Comune:
- Fino a 5.000 abitanti – €243
- Da 5.001 a 20.000 abitanti – €343
- Da 20.001 a 100.000 abitanti – €728
- Da 100.001 a 250.000 abitanti – €1.099
- > 250.000 abitanti – €3.187
Per quanto riguarda le tempistiche:
- Scelta modalità fornitura – 6 mesi dal decreto di finanziamento
- Conclusione lavori – 8 mesi dalla comunicazione riguardante la modalità di fornitura
- Scadenza candidatura – 2 settembre 2022
- Avviso Misura 1.4.3 “Adozione piattaforma pagoPA”
Avviso dedicato all’adesione del Comune alla piattaforma PagoPA e all’implementazione di nuovi servizi di incasso in base alla Tassonomia nazionale: possono partecipare all’Avviso sia i Comuni che non hanno servizi attivi in PagoPA, sia Comuni che ne vogliono attivare altri.
Attenzione: i Comuni che hanno aderito al Fondo Innovazione (20% + 80% oppure 20% + rinuncia) non possono inserire nella domanda quei servizi finanziati dai fondi pubblici.
È possibile scegliere da un minimo di 3 – per i Comuni con meno di 20.000 abitanti – o di 5 – per i Comuni con più di 20.000 abitanti – fino alla migrazione completa di tutti i servizi su pagoPA.
Si può fare domanda di finanziamento per attività avviate con fondi propri a decorrere dal 1° aprile 2021.
L’importo per servizio dipende dal numero di residenti dell’ente:
- Fino a 5.000 abitanti – €607
- Da 5.001 a 20.000 abitanti – €857
- Da 20.001 a 100.000 abitanti – €1.821
- Da 100.001 a 250.000 abitanti – €2.747
- > 250.000 abitanti – €7.967
Per quanto riguarda le tempistiche:
- Scelta modalità fornitura – 6 mesi dal decreto di finanziamento
- Conclusione lavori – 8 mesi dalla comunicazione riguardante la modalità di fornitura
- Scadenza candidatura – 2 settembre 2022
- Avviso Investimento 1.2 “Abilitazione al cloud per le PA Locali”
Avviso dedicato al trasferimento o all’aggiornamento di applicativi comunali a piattaforme in cloud qualificate da AGID. Cosa significa in concreto?
L’Avviso finanzia la migrazione di servizi – applicativi, database e servizi utilizzati per l’erogazione – su cloud certificati AGID (presenti in Marketplace) in base alla lista di servizi ammissibili, attraverso trasferimento (da server locale a server cloud) o aggiornamento (replatform) da uno o più fornitori.
È possibile finanziare attività da avviare o avviate con fondi propri a decorrere dal 1° febbraio 2020.
Per candidarsi all’avviso bisogna:
- Scegliere da una lista di 95 servizi
- Selezionare i servizi da migrare a seconda delle dimensioni dell’ente
- Definire tra due tipologie di migrazione: trasferimento o aggiornamento
Gli importi e le tempistiche sono calcolati in base alle dimensioni dell’ente, al numero di servizi scelti e alla migrazione selezionata. La data di scadenza per presentare la domanda è il 22 luglio 2022. Per essere più dettagliati riguardo ai finanziamenti disponibili alleghiamo la tabella ufficiale del Dipartimento per la Trasformazione Digitale:
Consiglio di Comune Facile: suggeriamo di prestare massima attenzione al canone annuale proposto poiché la misura si propone di finanziare solo il primo anno di canone.
- Avviso Misura 1.4.1 “Esperienza del Cittadino nei servizi pubblici”
L’obiettivo dell’Avviso è quello di migliorare l’esperienza digitale dei cittadini e il loro rapporto con l’ente comunale attraverso strumenti e componenti predefiniti, a supporto della progettazione e dello sviluppo. In particolare tramite modelli di:
- Sito web
- Servizi digitali
Ogni amministrazione può aderire all’avviso – per attività da avviare o avviate a decorrere dal 1° febbraio 2020 – componendo online la propria scelta attraverso l’adesione a due pacchetti:
- Pacchetto cittadino informato – Se si vuole aggiornare o rifare il sito web in designPA secondo le linee guida Agid
- Pacchetto cittadino attivo – Se, oltre il sito web aggiornato, si desidera usufruire anche dei flussi di interfaccia relativi ai servizi
L’importo totale del finanziamento dipende dal numero dei residenti e dal numero dei servizi migrati online con scadenza 2 settembre 2022. Tutti i dettagli sono riportati nell’immagine sotto:
Il Ministero, su indicazione dell’Unione Europea, ha inserito una lista di caratteristiche e funzionalità che il sito internet di un Comune deve avere: una volta terminato il progetto, l’Unione Europea verificherà se tutti gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti e solo successivamente erogherà il contributo al Comune.
L’occasione per i Comuni di implementare servizi digitali utili ed efficienti
I Comuni che presentano la loro candidatura a qualsiasi degli avvisi elencati, una volta ricevuto il consenso dell’Unione Europea a proseguire, hanno 5 giorni di tempo per prendere un CUP (Codice Unico di Progetto) e poi devono ingaggiare il fornitore come da tempistiche sopra espresse.
Anche se parliamo di tanti soldi le risorse stanziate sono comunque limitate se rapportate al numero totale dei Comuni italiani, quindi le amministrazioni comunali che si muoveranno tardi per chiedere il finanziamento rischiano di rimanere a bocca asciutta.
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